Tra poche ore parto. Come avete capito sto facendo la notte in bianco a scrivere gli ultimi post (tanto prima di una partenza non dormo mai).
Ecco un bilancio delle cose che mi mancheranno di Vancouver, in maniera semiseria e in ordine sparso:
1) Come spesso accade con i gusti, non so spiegare perché questo è lo scorcio che più mi piace di Vancouver: forse perché appare all’improvviso quando guardi fuori dal finestrino dello skytrain quando stai per arrivare in centro. Forse perché la W dei magazzini Woodward’s (Amanda??!!) rappresenta un passato commerciale e industriale che non è remoto, ma prossimo.
Si vede anche dalla seconda foto come, nonostante la giovane età, la città voglia darsi una parvenza di antico (la cupola della chiesa), sia protesa verso il futuro (la gru) senza dimenticare i pionieri che l’hanno forgiata (la W dei magazzini, appunto).
2) Sapere che i palazzi storici hanno 100 anni.
3) Le case ‘all’americana’, di legno e con la torretta.
4) …Mago di Oz??!!
5) Questa casa col divano fuori, che mi suscita ogni volta il rimpianto di non avere avuto una vita hippie e bohemien.
6) La gente che si mette diligentemente in fila calcolando dove si apriranno le porte dell’autobus.
7) Le bici caricate davanti agli autobus.
8) 40enni in skate…
9) …Dino Altieri! (Auguri!)
10) La consapevolezza che oltre c’è sempre l’oceano.
11) L’oceano. (Continua)
Blog Comments
LUCY
Marzo 17, 2011 at 11:29 am
anche qui la gente è in fila per l autobus..tutto un spintone!cio occhiali super sottocosto!