Mi mancano i mandarini. Il profumo che lasciano sulle mani.
Mi mancano i melograni, che anche se non li mangi e marciscono nel centro della tavola, sai che sono lì, e che è autunno. Mi mancano i segni del passare delle stagioni, l’odore di muffa e funghi, di aghi di pino, l’aria pungente di quando c’è la brina, o fare Piazza dei Signori al freddo gelido, che già a mezzanotte non c’è più nessuno, quando sai che dopo pochi minuti starai dormendo al caldo delle coperte, come staranno probabilmente facendo tutti gli altri.
Mi mancano i miei amici; il mio subconscio evidentemente lo sa, e quanto sorprendente è il cervello umano: da qualche giorno, come un omaggio alla mia passione per i telefilm, mi ritrovo, notte dopo notte, a sognare ogni singolo amico caro che ho, come episodi speciali monografici dedicati a questo o quel ‘personaggio’. Quasi una maratona di ripasso mentre è partito il conto alla rovescia per il mio rientro natalizio tra meno di quattro settimane.
I cigni grigi di questo post sono dedicati a Giorgia.
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Uno degli amici che ho a Londra è Galia, ‘ereditata’ da Dalsino. Cerchiamo di vederci almeno una volta la settimana: parliamo, partecipiamo alle serate quiz al pub (anche se non sappiamo nessuna risposta!), andiamo al cinema, ci avventuriamo in lunghe passeggiate.
È qui da più di un anno: mi porta in giro e mi tramanda i suoi ‘segreti’ della città, facendomi scoprire posti che non conosco.
È stata lei che mi ha introdotto a un tratto particolare del Regent’s Canal, uno degli ‘affluenti’ di nord del Tamigi, dove la mucillagine forma ‘tappeti’ che sembrano campi da tennis in erba, i cigni sono grigi, e quando cala la sera le luci in lontananza della città e quelle intorno diventano quasi magiche. Uno di quei posti che ti rinfrancano lo spirito.
Ci sono andato anche con Filippo, quando è venuto la prima volta.
Blog Comments
LUCY
Gennaio 8, 2012 at 9:51 am
ok oltre al karaoke bar voglio i quiz pub!