SUNNY SUNDAY

  • Luglio 4, 2011








Ieri, domenica, la mia intenzione era di prendere nel pomeriggio la metropolitana e andare a Wimbledon, solo per respirare l’aria da finale.
Invece ho trascorso la giornata inabissato nella cucina di un caffé: ho cominciato a lavorare come lavapiatti! (More on this, later on).

La domenica precedente, invece, la mia prima qui, il sole era alto e caldo su Londra (è stato l’unico giorno finora in cui non ho visto una nuvola).
Sono andato a farmi un giro, come, ho poi scoperto, metà dei londinesi, a Hampstead Heath, uno dei parchi più grandi, situato a nordest della città.
È famoso soprattutto perché ci sono tre stagni dove si può nuotare, oltreché per la sua bellezza e la vita selvaggia, caratteristiche comuni a pressoché tutti i parchi di Londra (il più famoso dei quali è Hyde Park). Secondo regole arcaiche appartenenti a ere remote, uno stagno è solo per gli uomini, un altro per le donne, e il terzo misto. Quel giorno era pieno di gente che faceva la fila (! la fila! Piscina naturale a numero chiuso!), con fango addosso e tutto, per nuotare!

Ho vissuto a Milano per due anni e quando andavo a rilassarmi a Parco Sempione notavo che gli unici avventori erano immigrati che facevano il barbecue. Avevo l’impressione che un milanese sarebbe stato più contento di essere visto a San Vittore piuttosto che a ciondolare al Parco.
Invece domenica scorsa ho avuto la sensazione che il parco appartenesse davvero a tutti i londinesi che, con coperta o meno, non avevano problemi a stendersi sull’erba, nuotare, mangiare, dormire, leggere, correre, giocare e, appunto, fare il bagno.
Tutti: giovani, adulti, anziani, famiglie.

Tutto questo mi ha portato alla memoria una frase letta in un D di Repubblica di qualche settimana fa, che riassume più o meno la mia visione di vita perfetta:

Sotto un pergolato, le tre del pomeriggio, luce a macchie, il sole su campi, girasoli e papaveri, ombre leggere sopra gli occhi, profumo di lavanda, il libro abbandonato lungo il corpo. Cosa aspettiamo?

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Che bellissimo fototipare lì! Le dejeuner sur l'herbe di Manet, allora…

una grande san rocco!